Requiem for a dream...

Esecuzione di Darth Versus

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    Trevor_breatheU

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    2 Giorni prima

    Cala la notte, fuoco ardente e luce del giorno si spegne rivelando la volta oscura di una tenebra senza stelle... Ma il Lato Oscuro non dorme mai. Sul pianeta privo di vita Korriban tutto ciò che si distingue dall'oscurità è il tempio Sith, e la sua roccaforte illuminata da poche luci cremisi che illuminavano fioche la zona. Il silenzio regna.

    Nell'accadenua tutto tace. La cacofonia di urla strazianti proveniente dalle sale d'allenamento finalmente tacciono, gli accoliti si godono il loro tormentato ed oscuro riposo. I Signori Oscuri si sono ritirati nei loro suntuosi alloggi o nelle sale di meditazione per i più notturni. I sistemi di sicurezza disseminati per tutta la struttura sono ormai già attive.

    Darth Exus, il Nosferatu, ammantato di tenebra e male sotto le neri vesti, siede ancora sul suo alto trono in quanto leader dell'Ordine. L'enorme atrio principale in cui si trova, abbastanza grande da poter ospitare tutti i sith riuniti nelle occasioni che lo richiedono, è spoglio di qualsiasi altro oggetto o essere vivente. Poche statue raffiguranti immensi individui incapucciati che si prostrano come sopraffatti dal potere di chi governa in quel antro.

    Il sith, immerso in una buia meditazione, si ritrovò a navigare in ricordi passati, azioni presenti anche nei piu sconfinati angoli dell'universo, fino ad alcuni tratti di futuro... Attratto da quest'ultimo si concentrò per vedere di più, ancora di più, sempre di più; diventando tutt'uno con la Forza e nel suo vorticoso scorrere attraverso ogni cosa animata e inanimata del cosmo. Una visione, lievemente piu chiara e dettagliata delle altre, risaltò all'occhio interiore del Nosferatu: una traccia di ciò che presto si sarebbe verificato...

    Roccia rossa, terra sterile, aria arida e corrotta... E' Korriban. Sorge un sole ancora piu rosso, la notte marcia su ogni cosa.
    Le rovine degli antichi tepli Sith e quell'imponente che sorge ora torreggiando su di esse... Qualcuno non è dove dovrebbe stare, qualcuno opera nell'oscurità quando invece dovrebbe temere anche solo il pensarlo. Una fuga! Un allievo tenta di aggirare le sorveglianze, desiderio di libertà luccica nei prudenti occhi ingenui della creatura... E' una lei. Un'accolita nel fiore della gioventù e agli albori del proprio potere... Darth Versus.


    La visione si dissolse, interrompendosi poco dopo aver mostrato la giovane sith trucidare tre guardie all'uscita della fortezza e inoltrarsi tra la brulla valle dei Signori Oscuri per raggiungere quella che probabilmente era un mezzo di trasporto appositamente occultato per la sua fuga. Darth Exus aprì lentamente gli occhi, il suo sguardo iniettato di morte si ridusse a due oscure fessure ardenti nel buio mentre una gorgogliante e gelida risata sardonica si riversò riempiendo la sala con il suo fragore...

    continua...



    Edited by † Nightcrawler † - 13/12/2012, 21:49
     
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    Trevor_breatheU

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    La notte cala, il vento si alza e urla attraverso le fenditure nella roccia, come se un coro di anime dannate e sofferenti maledicono il male che le ha condannate. Il Lato Oscuro. Non c'è tregue al male che impregna la valle dei Signori Oscuri, e la nera fortezza covo del nuovo Ordine dei Sith. Nelle rovine millenarie l'ombra languente e spettrale non è nulla in confronto alla terrificante maestosità del tempio piramidale che torreggia su di esse, nuova sede dei più potenti e temibili antagonisti e rivali dei jedi... Quei miopi puritani.

    Proprio come nella visione del Signore Oscuro, Darth Exus, detto "Il Nosferatu" qualcuno ordisce un piano di fuga all'oscuro dell'Ordine... Una diserzione. Ed è proprio in questa notte fonda che la giovane allieva Betta Petrix ha scelto per abbandonare l'ordine sith, e il motivo della sua scelta secondo lei è che la sua vita meriti ben piu di un'esistenza di sottomissione, ma in realtà il vero motivo è che non possiede i requisiti psichici e mentali per diventare una vera sith. E ciò comporterebbe comunque alla sua inevitabile eliminazione, conseguenza che sicuramente vuole evitare... Ma c'è una cosa che non ha calcolato: non tutti dormono una volta che la luce ha abbandonato il mondo, c'è chi vigila sull'intero universo e resta nel silenzio ad osservare; qualcuno a cui anche le sciocche speranze di una strisciante accolita non sfuggono.

    I corridoi dell'accademia sith sono deserti, Betta sgattaiolò fuori dal suo alloggio con un nero mantello ad incappucciarla, favorendole la mimesi nelle ombre. Corse lungo tutti i corridoi e cunicoli piu nascosti aggirando le sorveglianze, a poca distanza dall'uscita incrociò alcune guardie armate di blaster, per lei fu facile sbarazzarsene: poche mosse di soresu le consentirono di difendersi dal loro fuoco disordinato causato dalla sorpresa e di farli fuori. Non sapeva che con quest'ultimo gesto aveva fatto scattare un nero meccanismo di allerta nell'organo di sorveglianza dell'intera zona. Betta era consapevole di ciò e per questo si mise a correre, corse per la propria sopravvivenza convinta che presto alle sue spalle sarebbero sciamate a centinaia legioni di soldati o peggi, sith ben piu addestrati di lei, impiegati per darle la caccia.

    Eppure non accadde nulla di tutto ciò. Non risuonò nessun'allarme, tutto rimase immobile, nessuno accorse sul luogo dell'aguato... Qualcuno di molto più temibile si è messo all'opera.
    La giovane Petrix, in un misto di gioia e sospetto per non aver trovato ostacoli nè inseguitori nel corso del suo piano, varcò le soglie dei più antichi monumenti al Lato Oscuro, e questa volta il vento sembra ulularle contro di odio e disprezzo mentre fugge. Ma la traditrice sapeva che c'era solo quella vasta vallata a separarla dalla libertà, la collina oltre la valle che si estendeva difronte al tempio celava un mezzo di trasporto da lei occultato per fuggire da Korriban.

    Betta era a metà della sua lunga corsa, al centro della pianura detta La Valle dei Signori Oscuri, quando si arrestò improvvisamente... Il suo volto, una maschera di puro terrore. Percepì una presenza che fin'ora aveva solo vagamente percepito e reverenzialmente evitato, ma questa volta era lì solo con lei... e per lei. Gli occhi sgranati della ragazza fissavano il vuoto mentre in cuor suo prese forma un presentimento e una paura crescente. Ormai fuggire è inutile, colui che ora è con lei le impedirebbe una qualsiasi mossa o almeno così crede lei.

    "Paura... il tuo cuore ne è infestato! Allevierò il tuo dolore..."



    Quelle parole risuonarono gelide e dal tono tremendamente profondo e oscuro. Betta cominciò a sudare freddo, ma perse totalmente l'autocontrollo quando vide da una densa ombra emergere l'imponente figura del più potente Sith vivente, Darth Exus. Le attraenti gambe della giovane ex-accolita presero a tremare fino a squterla in un tremore violento e incontrollabile. La sua bocca che si apriva e chiudeva, come se nemmeno di urlare fosse ormai capace. Il Signore Oscuro sorrise solenne e compiaciuto alla vista di un tale terrore e ancor di più nel percepirlo nella mente di Betta.

    "Che cosa direbbe il tuo maestro... se ti vedesse ora? Piccola umana. Nessuno abbandona l'Ordine dei Sith e vive abbastanza per raggiungere un sistema sicuro in tutto l'universo."



    L'alto anzat le si avvicinò di alcuni passi mentre parlava, Betta cadde a terra sconvolta, la paura e la rassegnazione non le permettevano di reggersi impiedi un istante di più. Improvvisamente Darth Exus, con un gesto fulmineo, tese la mano e con la Telecinesi afferrò le due spade laser di Betta. Le osservò con lo stesso sguardo con cui un insegnante esamina i compiti di uno studente.

    "Curioso. Il tuo maestro ti consente l'uso di ben due spade laser, ma non ti insegna lo stile con cui maneggiarle... E io che avrei voluto vedere fino a che punto di mediocrità sia arrivata la tua abilità con le spade."



    Betta a quel punto, non essendo più schiacciata dall'insostenibile sguardo rosso fuoco del Nosferatu, prese abbastanza coraggio per aprire bocca e metter insieme una frase sensata sebbene la voce le tremava.

    "Cos'altro sai di me... Non sei tu il mio mentore."

    Lentamente Darth Exus riposò i suoi occhi su di lei, e questa volta con rinnovato ardore e ira semmebene pienamente sotto controllo.

    "Sò quello che c'è da sapere, stolta insolente. E che il Male mi sia testimone: entro l'alba di te non resterà nemmeno il ricordo... E ora difendi la tua viscida strisciante vita, se ci riesci, e vediamo per quanti secondi riesci a tenere ancora la testa unita al collo."



    Il Signore Oscuro lasciò scivolare le due spade dalla sua mano, ai piedi dell'allieva e le sorrise con rabbia e sete di sangue. Dopo di che si allontanò di alcuni passi, rimanendo voltato e a braccia aperte, come ad accogliere un'entità invisibile dinnanzi a sè... e un attacco alle spalle.

    Darth Versus allungò la mano, ancora colta da tremori, e impugnò le due spade laser mentre si alzava impiedi e le accese, illuminando la penombra che li circondava di un rosso carmineo, l'ordinario colore delle spade laser sith. Dopo di chè, racimolando i pochi grammi di coraggio e risolutezza che le rimanevano in corpo, tentò un attacco. Eseguendo un salto della Forza tentò un affondo con la spada laser nella mano destra, mentre con la sinistra eseguiva rapidi movimenti in stile soresu per parare un qualsiasi attacco preventivo del nemico.

    Ma per Darth Exus questo fu come un invito a nozze... Sguainando una sola delle due spade laser gemelle dalla lama nera, sferrò un montante con una tale forza e rapidità che non solo parò il colpo dell'avversaria, ma recise l'elsa della seconda spada laser intercettandola e ferì la giovane al fianco sinistro. Tuttavia, prima che potesse toccare terra, Exus ricorrendo alla Pressione della Forza sbattè letteralmente la ragazza contro una colonna a circa 15 passi dietro di lei. La pressione era talmente concentrata che in poche frazioni di secondo tutte le costole e lo sterno della ragazza si sbriciolarono e ella emise un grido soffocato di agonia pura.

    Molto lentamente, mantenendo il potere attivo, Il Nosferatu si portò esattamente difronte a lei. Fissandola dritta negl'occhi e costringendola a non distogliere lo sguardo. Lacrime di paura quanto di dolore solcavano il viso di Betta mentre il Signore Oscuro le riduceva le ossa in polvere contro quell'immenso pilastro in rovina.

    "Ho cambiato idea... Anzichè ucciderti mi nutrirò di te. E' da tanto che non gusto un pò di "zuppa" calda e giovane. Mi sei più utile così, e facendo ciò mi nutrirò anche del tuo legame della Forza assorbendo anche il tuo potere per quanto ridotto. Anche una goccia riempie un oceano. Non ti dirò di avere paura perchè... è proprio ciò che voglio. Come piccolo regalo interromperò il tuo attuale tormento, per consentirti di gustarne uno molto piu intenso e... intimo."



    Con queste parole interruppe la Pressione della Forza, afferrando al volo la ragazza per la gola tenendola sollevata di peso e avvicinandola al suo volto scarno. Dalle guance di Darth Exus fuoriuscirino due lunghe e sottili proboscidi tentacoidali che ondeggiavano e fremevano come serpenti, mentre un sorriso sadico e affamato si dipingeva sul suo volto.
    Un istante dopo le due protuberanze si posarono sul delicato viso di Betta e attraverso le sue narici risalirono fin sù nel cervello.

    Un rantolo dopo e scossa da convulsioni generate dal sistema nervoso e spasmi di dolore la ragazza si ritrovò a servire da pasto al Signore Oscuro, Darth Exus, Il Nosferatu, che si nutre del cervello delle sue vittime come di lei ora per rafforzare la sua connessione con la Forza. Gemiti e guaiti incontrollati risuonavano per tutta la valle mentre si compieva una lenta e atroce esecuzione della traditrice.

    Betta, ormai priva del naturale colorito di pelle e capelli, gli occhi ribaltati e la bava a colarle dalla bocca, morì senza poter fare nulla per sottrarsi da quell'abominevole fine. Terminato il pasto Darth Exus si lasciò sfuggire una gutturale e fragorosa risata molto simile a quella emessa due notti prima, dopo aver previsto le intenzioni di Darth Versus.

    "Delizioso... Meglio del latte materno... Giovane e così vigorosa. Sarebbe diventata una discreta sith, ma ha scelto male il suo destino. Addio subcreatura."



    Detto ciò fece ritrarre i tentacoli nelle guance facendoli sparire sotto gli zigomi dopo di chè, eseguendo un giro su sè stesso, lanciò in aria il cadavere con tutta la forza che possedeva in corpo e tendendo la mano mentre essa si librava in aria la colpì con una potente sfera di Distruzione che esplondendo la ridusse a una pioggia di carbone fumante. Nemmeno del corpo Il Signore Oscuro ebbe pietà, e mentre le prime luci dell'alba schiariscono l'orizzonte egli rientrò nel Tempio, con alle spalle una scia di morte anche stavolta.


    CITAZIONE
    Sentenza Eseguita


    Edited by † Nightcrawler † - 13/12/2012, 23:45
     
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